La pia scelta.
Cari Amici Lettori,
Nell'ultimo mese ho capito che col tempo impari che fare un passo indietro può rivelarsi una scelta quasi giusta, reale, piuttosto che subire una delusione.
Spesso non serve un piano, ho capito.Serve solo un credo, e poi la convinzione, e la forza, e l’intelligenza per continuare ad agire secondo quello stesso credo.
Senza curarsi delle conseguenze.
Negare di poter riuscire o illudersi che le cose possano accadere, porta solo amarezza e senso di inadeguatezza.
Si impara crescendo che per andare avanti bisogna tornare indietro.
Bisogna confondersi, lanciarsi, sganciarsi, lasciarsi andare.
Perdere. Perdere tutto.
Rifarsi, ricostruirsi, ricomporsi.
La consapevolezza che rende liberi, è solo un modo di essere realisti.
Un modo per decidere se riprovare o fermarsi.
Anche non scegliere è una scelta.
Così come non fare è comunque fare qualcosa.
Ma poi, chi sei tu per auto sabotarti?
Chi sei tu per decidere cosa è giusto o sbagliato?
Chi sei tu. Domandati.
Ma non credere che sfuggire significhi non essere.
Ognuno, a modo proprio, sta.
Nel suo, da solo, è.
Nel proprio silenzio anestetizzante, vive, ancora e comunque.
Ludovica
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